"Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme!"

Lectio Divina: 30 Aprile 2018

Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra;

Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.

⇒Lettura biblica

9“Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. (Gv 15,9-17)1

⇒Che cosa dice il testo biblico in sé?

  • Dopo aver parlato di sé come la vita e i tralci coloro che devono portare frutti ossia diventare suoi discepoli, Gesù parla a coloro che sono già ai suoi discepoli che hanno fatto la buona scelta, gli amici di Gesù. vi è un rapporto forte tra amare Gesù ed essere suoi amici.

  • Le immagini sono spiegate parola per parola (allegoria): «portare frutto = amare». Nel momento in cui Gesù ama fino alla fine (13,1), egli invita i suoi discepoli a innestarsi sullo stesso amore. La reciprocità, che è la legge dell’amore, è il fulcro di questo passo: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi…» e «… che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati». In questo caso la restituzione e il contraccambio del dono si rivolge sempre verso un destinatario diverso da quello che è stato all’origine del dono. La risposta di Gesù all’amore del Padre è diretta verso i discepoli. Così i discepoli ricevuto il dono da Gesù lo indirizzano verso i fratelli.
  • Il «come» ripetuto due volte è importante, perché esprime il mistero più profondo della rivelazione: non è anzitutto un paragone, è essenzialmente un radicamento, un fondamento. L’amore del Padre e di Gesù si esprime nell’incarnazione e nella morte che ne mostra il punto di arrivo e il senso. È l’amore intimo tra il Padre e il Figlio che si esprime sulla croce (3,16), modello e riferimento che fonda la nuova comunità: «Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo» (1Gv 4,9).
  • Criterio per riconoscere gli amici di Gesù è fare ciò che egli comanda («Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando» v. 14) cioè amarsi gli uni gli altri (vv. 15-17); l’amore è un’esigenza concreta, una fedeltà negli atti. Da servi i discepoli sono divenuti amici. A loro ha fatto condividere la conoscenza con il Padre (17,26) nella sua totalità (16,15). Grazie a Gesù sono amati dal Padre (16,27). Alcuni personaggi dell’Antico Testamento sono stati amici di Dio e lo hanno incontrato come persona vicina come Abramo e Mosè («Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Es 33,11). Ora è per tutti i discepoli.
  • Questo amore è un dono gratuito di Dio e Gesù sceglie i suoi amici (6,70; 13,18), non è il risultato solo della decisione del credente.

⇒Ulteriori riferimenti

  • VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)
    At 10,25-27.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10;
    Canto al Vangelo (Gv 14,23)
    Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
    Gv 15,9-17.
  • Gv 3,35+; Gv 10,14-15+; Gv 17,23; Gv 13,1+; Gv 8,29; 6,38+; Gv 3,29; Gv 16,21-22; Gv 17,13; 1Gv 1,4; Gv 13,34; 1Gv 3,16; Rm 5,6-8; Lc 12,4; Es 33,11; Dt 7,6+; 1Gv 4.10; Rm 6,20-23; Gv 15,2+; Gv 14,13+; Gv 13,34.

⇒Nella preghiera cerca di capire cosa, il Signore, vuole dirti con questo testo biblico.
⇒Sempre nella preghiera cerca di capire come rispondere concretamente a ciò che il Signore ti ha richiesto.
⇒Quindi godi della presenza del Signore.

Preghiere finali

Padre nostro

Regina coeli, laetare, alleluia.
Quia quem meruisti portare, alleluia.
Resurrexit, sicut dixit, alleluia.
Ora pro nobis Deum, alleluia.

Regina del cielo, rallegrati, alleluia.
Gesù, che tu hai portato nel seno, alleluia,
è risorto, come ha detto, alleluia.
prega per noi Dio, alleluia.


Per chi desidera approfondire la Lectio è possible scaricare il testo in formato PDF e stamparlo comodamente a casa: Lectio Divina – 30 aprile 2018

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  1. Il testo biblico è ripreso dal sito del Vaticano e il commento biblico da A. MARCHADOUR, Vangelo di Giovanni, ed. Paoline.
    I riferimenti sono presi da La Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 2009, ottava ristampa Trento 2017, vers. CEI 2008.
    Le note e i commenti sono tradotte da La Bible de Jérusalem, Les Editions du Cerf, Paris, 1998.
    Sono stati messi solo perché alcune bibbie non hanno riferimenti ai lati del brano e perché comunque le note de La Bible de Jérusalem sono ancora attendibili.
    Possono essere un aiuto… Ognuno però cerchi il percorso che lo Spirito Santo mette nel suo cuore.

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