SANTISSIMA TRINITÀ (ANNO B)
Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17;
Canto al Vangelo (Ap 1,8)
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio, che è, che era e che viene. Mt 28,16-20
1. Accoglimi Signore secondo la Tua Parola (2 volte)
Ed io lo so che tu Signore in ogni tempo sarai con me. (2 volte)
2. Ti seguirò Signore secondo la Tua Parola (2 volte)
⇒Lettura biblica
16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. 17Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
18E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
(Mt 28,16-20)1
⇒Che cosa dice il testo biblico in sé?
- Questi versetti sono la parte finale del Vangelo di Matteo e Gesù incontra e affida la missione ai suoi discepoli. Le fonti a cui attinge Matteo concordano sul fatto che Gesù è apparso in Galilea, ma nessuna di esse ha conservato queste apparizioni.
Matteo basa il suo messaggio su modelli biblici di composizione (a) e su elementi conosciuti dalla sua Chiesa (b).
a) Matteo si ispira ai decreti reali così concepiti:*) io ho ricevuto questo potere, **) dunque, ordino che… *) «Mi è stato dato ogni potere» (v. 18), **) «andate dunque …» (v. 19-20a). Tutto ciò non è a caso perché la Bibbia ebraica di cui disponeva l’evangelista si concludeva con (2Cr 36,23) con un analogo decreto regale, quello del re Ciro, figura del messia nell’antica tradizione ebraica (cfr. Is 45,1).
Così Matteo ha iniziato la sua opera parlando di «genealogia» (1,1) e la conclusa con un riferimento all’ultimo versetto dell’Antico Testamento: la storia di Gesù completa tutta la storia biblica.
b) Quanto ai materiali, questi cinque versetti finali sono una sorta di indice dei grandi temi
affrontati da Matteo nel corso del suo vangelo. Davanti ad una Chiesa timorosa, dove i membri di origine giudaica pensano ancora solo a loro, altri cristiani più audaci adottano questa risoluzione: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni (senza distinzioni), battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato (vv. 19-20). Questo è il programma della Chiesa. - Le donne hanno riferito il loro messaggio e i discepoli sono radunati per un ultimo straordinario incontro (28,9-10) e i vv. 16-17 precisano il quadro delle ultime parole del Risorto. Matteo parla degli undici discepoli (Luca usa apostoli) perché al momento della loro missione sono ancora allievi. La missione che inizia nella Galilea (simbolo del mondo pagano), acquista tutto il suo senso.
- L’incontro avviene «sul monte», per analogia si vede il monte su cui il diavolo mostrava a Gesù tutti i regni della terra., il monte delle beatitudini dove il Maestro proclamava la «carta» del regno e il monte della trasfigurazione dove si manifestò la gloria del Figlio dell’uomo, e, su tutto questo, l’ombra del monte Nebo (Dt 34), dove Mosè si congedò quando il suo popolo stava per entrare nella terra promessa. L’ultima visione che si aveva dei discepoli era quella della loro fuga (26,56); alcuni ora si inginocchiarono altri dubitarono perché non avevano ancora fatto il cammino di fede che conduce ad una gioia perfetta (28,8). Di solito il dubbio permette al Risorto di farsi riconoscere e rassicurare i suoi (14,31) ma qui Gesù non compie nulla di simile. La fede rimane un rischio ed è nell’agire missionario (vv. 19-20) che i discepoli potranno vincere i loro dubbi.
- Riprendiamo il v. 18, sovranità universale:
«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra» e riferimenti sono 2Cr 36,23 e Dn 7,14 e vi colleghiamo anche il giudizio finale (25,31: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria») così che Gesù può affermare che Dio lo ha ormai investito di questa sovranità. - «Dunque», v. 19, «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni». L’accento non è sul verbo «andare», né su una missione di conquista terrena, ma sull’apertura a tutti i gruppi umani, senza discriminazioni. Ogni uomo può porre la sua esistenza sotto l’autorità di Gesù. Colui che ha ogni potere.
- La missione in Matteo è la constatazione dei discepoli che l’insegnamento di Gesù trasforma la loro esistenza e perciò condividono la loro esperienza con gli altri, insegnando ciò che il Signore gli ha insegnato e ciò si realizza nella legge dell’amore. La missione è formare una comunità di persone per mezzo del rito del battesimo, radicati in legami reciproci in una comune appartenenza «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (v. 19).
- Questa formula trinitaria è unica nel Nuovo Testamento in riferimento al battesimo «nel nome di Gesù» (At 2,38; 8,16; Gal 3,27) o «nello Spirito» (At 1,5; 1Cor 12,13). La triplice denominazione del v. 19 proviene dalla liturgia del battesimo in vigore nella Chiesa di Matteo.
- I dubbi si risolvono impegnandosi nella missione rivolta agli uomini. Quest’ultimi venendo alla fede mostrano il potere dato al Signore e la sua presenza con noi fino alla fine dei tempi (v. 20). È l’Emmanuele, il con-noi-è-Dio (1,23).
- 1,1 Genealogia ⇔ 28,20 Fine del mondo: la persona di Gesù prende su di sé l’intera storia umana, ma dopo il «primo giorno della settimana» (28,1), il mattino di Pasqua, questa storia assorbe l’impegno e la testimonianza dei cristiani.
⇒Nella preghiera cerca di capire cosa, il Signore, vuole dirti con questo testo biblico.
⇒Sempre nella preghiera cerca di capire come rispondere concretamente a ciò che il Signore ti ha richiesto.
⇒Quindi godi della presenza del Signore.
Preghiere finali
Padre nostro
Ave, Regina caelorum,
Ave, Domina Angelorum:
Salve, radix, salve, porta
Ex qua mundo lux est orta.
Gaude, Virgo gloriosa,
Super omnes speciosa,
Vale, o valde decora,
Et pro nobis Christum exora.
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Gioisci, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.
Per chi desidera approfondire la Lectio è possible scaricare il testo in formato PDF e stamparlo comodamente a casa: Lectio Divina – 27 maggio 2018
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