Lectio Divina: 7 Maggio 2018

Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra;

Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.

⇒Lettura biblica

⁹Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. ¹⁰Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. ¹¹Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. ¹²Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. ¹³Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. ¹⁴Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
¹⁵Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. ¹6Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. ¹7E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, ¹⁸prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.
¹⁹Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. ²⁰Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.
(Mc 16,9-20)¹

⇒Che cosa dice il testo biblico in sé?

• I versetti che chiudono attualmente il vangelo di Marco non sono di sua mano: mancano in alcuni manoscritti importanti e sono di stile distaccato e non concreto e vivace come in Marco. Probabilmente sono aggiunti per eliminare la perplessità provocata dalla brusca conclusione del vangelo, cioè la paura e la fuga delle donne dal sepolcro vuoto (16,1-8).
• Questo episodio comunque fa parte delle Scritture ispirate. L’autore riprende ciò che è raccontato negli altri vangeli (cfr. Mt 28,9-20; Lc 24, 13-49; Gv 20,11-29) e lo fa in forma di «sommario».
• Prima di tutto una visione privilegiata ad una donna, Maria di Magdala (v. 9; cfr. Gv 20,11-18). Maria di Magdala viene considerata una peccatrice (Lc 8,2b) ma Gesù cacciava gli spiriti immondi anche dai malati (Mc 3,10-11) perciò poteva semplicemente essere molto malata. Nei quattro vangeli sono le donne che hanno creduto per prime e sono diventate le prime missionarie nonostante che all’epoca non godessero alcun diritto sociale (vv. 10-11). Vi è una profonda afflizione in cui la morte di Gesù aveva gettato i discepoli, increduli dell’esperienza vissuta dalle donne (Lc 24,9-11). Nel v. 12 sono ricordati i discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35) e nuova accusa di incredulità (v. 13). Nel v. 14 il collegio degli apostolico (senza Giuda) viene richiamato e diviene il testimone ufficiale della risurrezione.
• La prima reazione degli Undici è stato il dubbio radicale (cfr. Mt 28,17; Lc 24,37-38; Gv 20,25-27) e qui non vengono mostrati i segni della passione (Lc 24,39; Gv 20,20).
• Nel v. 15 si parla dell’universalità della missione. La Chiesa primitiva si sente chiamata a portare il vangelo a tutti gli uomini, all’intera creazione. Così la Chiesa primitiva fa dire a Gesù nel v. 16 che il battezzato sarà salvato dalla fede e chi non crede sarà condannato. L’annuncio della buona novella deve portare alla conversione, alla fede e il battesimo è il coronamento di un atto di fede associando i credenti alla comunità della salvezza (At 2,38; Mt 28,19).
• Nei vv. 17-18 i credenti saranno credibili secondo i segni che sarà loro concesso di compiere così come nel corso della sua missione, Gesù ha concesso un buon numero di segni allo scopo di avvalorare il proprio messaggio. Il complesso di questi segni, alcuni assai antichi, intende manifestare il potere assoluto del Risorto sulle forze del male e della morte: la testimonianza del vangelo è messaggio di salvezza radicale.
• Gesù è assunto al cielo (v. 19), lasciato la terra per raggiungere Dio in cielo. L’ascesa al cielo degli uomini giusti è un tema abituale nella tradizione giudaica (Gen 5,24; 2Re 2,9-18). Gesù «sedette alla destra di Dio» e perciò è divenuto messia e signore grazie alla sua resurrezione. Dio gli ha concesso di condividere tutti si suoi poteri divini di giudice e salvatore di tutti gli uomini alla fine dei tempi (Mc 12,35-37; At 2,32-36).
• È lo Spirito Santo (anche se qui non ricordato), dono messianico fondamentale del Cristo risorto, che può spiegare lo slancio missionario del v. 20 («Allora essi partirono e predicarono dappertutto»), e la loro parola (che proviene da Dio e sgorga dallo Spirito Santo) è accompagnata da segni che la rendono degna di fede. Il Risorto in persona «opera» con i credenti e il vangelo è salvezza potente per tutti (Rm 1,1-7).

⇒Nella preghiera cerca di capire cosa, il Signore, vuole dirti con questo testo biblico.
⇒Sempre nella preghiera cerca di capire come rispondere concretamente a ciò che il Signore ti ha richiesto.
⇒Quindi godi della presenza del Signore.

Preghiere finali

Padre nostro

Regina coeli, laetare, alleluia.
Quia quem meruisti portare, alleluia.
Resurrexit, sicut dixit, alleluia.
Ora pro nobis Deum, alleluia.

Regina del cielo, rallegrati, alleluia.
Gesù, che tu hai portato nel seno, alleluia,
è risorto, come ha detto, alleluia.
prega per noi Dio, alleluia.

Per chi desidera approfondire la Lectio è possible scaricare il testo in formato PDF e stamparlo comodamente a casa: Lectio Divina – 07 maggio 2018

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1. Il testo biblico è ripreso dal sito del Vaticano e il commento biblico (sintetizzato) da J. HERVIEUX, Vangelo di Marco, ed. Paoline..