"Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme!"

Lectio Divina: 18 Giugno 2018

NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26;
Canto al Vangelo (Lc 1,76)
Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.
Lc 1,57-66.80

Canto

Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra;

Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, senza aver compiuto
ciò per cui l’avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.

⇒Lettura biblica

57Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
59Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 61Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. 64All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
80Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. (Lc 1,57-66.80)

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⇒Che cosa dice il testo biblico in sé?

  • vv. 57-58: la nascita di Giovanni è descritta brevemente ma con un espressione ricca di significato teologico: per Elisabetta «si compì il tempo del parto»; la promessa divina sta per compiersi.
  • vv. 59-66, la scelta del nome: una famiglia sacerdotale è per sua natura conservatrice della tradizione e qui la madre rifiuta di dare al bambino il nome del padre e decide di dargliene uno del tutto inusitato nella cerchia dei parenti: Giovanni. Elisabetta non si è potuta accordare con il marito perché Zaccaria era muto e sordo («domandavano con cenni a suo padre», v. 62). Questo segno ulteriore dell’intervento di Dio che dirige la storia è destinato a Zaccaria e al lettore del vangelo, che vi riconoscono il nome dato dall’angelo (1,13). Le risposte dei coniugi corrispondono, da qui la meraviglia degli altri personaggi a questo nuovo segno di un intervento divino. Zaccaria obbedisce alle parole dell’angelo e, di colpo, riacquista la parola e l’udito secondo quanto gli era stato annunciato (1,20). Le parole che egli pronuncerà sono una benedizione a Dio, che ha anche la qualifica di profezia (vv. 64.67).
  • vv. 68-79, inno di benedizione: i vv. 68-75 riguardano «il Signore, Dio d’Israele», i vv. 76-79 riguardano una profezia riguardo il neonato che risponde alla domanda posta dalla gente al v. 66.
  • v. 80: sommario dove si dice che il bambino «cresceva». È il primo di un genere letterario frequente in Lc-At, in cui viene posta in rilievo soprattutto la crescita della parola di Dio e della comunità (At 6,7). Per illuminare il personaggio di Giovanni secondo il procedimento della tipologia, il testo attinge a passi l’AT che riguardano due bambini nati miracolosamente, Sansone (Gdc 13) e Samuele (1Sam 1). Annotazione finale importante: Giovanni nasce da una famiglia sacerdotale e non ha come luogo di residenza il suo villaggio e il tempio, ma il deserto di Giuda, il luogo dove la parola di Dio gli sarà rivolta (3,2) per investirlo come profeta.

⇒Nella preghiera cerca di capire cosa, il Signore, vuole dirti con questo testo biblico.
⇒Sempre nella preghiera cerca di capire come rispondere concretamente a ciò che il Signore ti ha richiesto.
⇒Quindi godi della presenza del Signore.

Preghiere finali – Padre nostro

O santa Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare, soccorri un popolo che anela a risorgere.
Tu, che accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato,
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.


Per chi desidera approfondire la Lectio è possible scaricare il testo in formato PDF e stamparlo comodamente a casa: Lectio Divina – 24 giugno 2018

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  1. Il testo biblico è ripreso dal sito www.lachiesa.it e il commento biblico (rielaborato) da H. COUSIN, Vangelo di Luca, ed. Paoline. La traduzione dell’Alma Redemptoris Mater è quella proposta dalla liturgie delle ore.

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